BARGONI

2006

“Da sempre Giancarlo Bargoni si misura con la fisicità del colore che si espande e fluisce nel gesto vitale del dipingere, ogni scelta formale è legata al continuo trasformarsi della materia dentro lo spazio-corpo della pittura, attraverso slanci improvvisi e tumulti interiori che si generano in modo imprecisabile nelle strutture fluide della memoria. E’ proprio questa dimensione non misurabile a coinvolgere lo sguardo dentro la voragine del profondo, a far sentire il fragore dell’immagine che l’artista rivela toccando l’ombra e la luce del visibile, il fuoco e la cenere di una materia sconfinata e tangibile. Pittura d’azione e d’emozione, pittura fatta di slanci e di concentrazione, pittura mobile e assorta entro il proprio interno fluire, questo è il denso campo di possibilità che l’arte di Bargoni esplora ancor oggi, lasciando a se stessa margini inequivocabili di sviluppo, testimone diretta di una vitalità che non conosce chiusure. 

BARGONI

Di fatto, l’atmosfera di queste nuove opere nulla concede alle misure equilibrate del fare, il gesto mette allo scoperto il disgregarsi del colore, immette nuovi impulsi nella materia-carne della pittura, luce dinamica che si accende dentro il velo fantasmatico dell’oscurità.
“Falce di luce” è tutto questo e altro ancora, indica la volontà di fermare lo sguardo nel punto attraversato da onde sovrapposte, nucleo scosso da sussulti interni, visione dominata da automatismi senza confine, filamenti e coaguli che coesistono, come per un miracolo inatteso” (Claudio Cerritelli)

Bargoni e Ragon - Art Paris Grand Palais